martedì 30 luglio 2013

continuando e esserci umani cosi idioti il pianeta non ha speranze

Orda di madri furiose
fa cacciare il gattino

Byron viveva nel giardino di un asilo nido a Francavilla (Chieti)

Hanno chiesto l'intervento del Comune "per tutelare l'incolumità dei bimbi"
Byron, il gatto "pericoloso"
Byron, il gatto "pericoloso"

Roma, 29 luglio 2013 -  Funziona così con le mamme. Funziona che ogni pericolo, anche immaginario,diventa un mostro orribile capace di ferire o addirittura uccidere il proprio bambino. Funziona così non con tutte le mamme, che pure ne esistono di accorte e sagge che non si fanno trascinare dalle follie collettive. Mamme che non guardano agli animali come nemici, come "portatori di malattie" o, al massimo, taxi per pulci e parassiti di ogni tipo.
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Esistono mamme dalla mente raziocinante e aperta. Ma non sono quelle di cui vogliamo parlare oggi. Perché, invece, quelle di cui trattiamo hanno tramutato un micetto in un mostro tentacolare fino a chiederne, e pretenderne, l'allontanamento dalle zone di pertinenza dei bambini quasi fosse una fiera liberata o un appestato di manzoniana memoria.
E' successo a Francavilla, provincia di Chieti, in Abruzzo. Il piccolo micio chiamato Byron, giovane gatto tigrato grigio chiaro di circa un anno, è il protagonista di una vicenda che deve far riflettere sul livello di modernità raggiunto dal nostro Paese. I fatti.
Byron viveva all’interno del giardino di un asilo nido e non faceva del male a nessuno. Affettuoso con tutti, si strusciava appena qualcuno gli regalava una coccola e e si sentivano le fusa da lontano tanto erano intense. Per lui c'era una sorta di mutuo soccorso. Le cuoche si preoccupavano di dargli da mangiare gli avanzi ma controllando sempre di non essere notate per non aizzare ulteriormente alcune delle mamme. Perché deliziose signore benvestite avevano notato, da qualche tempo, il micetto grigio aggirarsi nel giardino dell'asilo nido. E avevano drizzato le orecchie.
Così il passaparola tra gli amici di Byron era stato chiaro: "Non ci dobbiamo far notare". All'incirca una decina di giorni fa gli eventi sono precipitati. Byron stava schiacciando un sonnellino nel prato quando uno dei bimbi dell'asilo lo ha notato e si è avvicinato. Il piccolo non si è limitato a contemplare il bel gattino assopito, ha voluto provare l'ebrezza di tirargli la coda.
Byron, come è naturale, ha reagito picchiando con la zampina sul dorso della manina del bimbo procurandogli un semplice graffietto. Praticamente è come se fosse scattato l'allarme nucleare a Francavilla.
Pattuglie di mamme hanno deciso di mobilitarsi per promuovere la caccia al <pericoloso assassino> travestito da gattino di un anno. Dalle mamme, ovviamente, la cosa è arrivata alla dirigenza dell'istituto e sono stati mobilitati i bidelli affinché catturassero la pericolosa fiera che metteva a rischio l'incolumità dei rampolli.  Ma tutti i tentativi sono falliti e il mostro Byron è riuscito a sfuggire.
Ovviamente, le mamme illuminate, non si sono fermate al primo tentativo. In particolare la madre del ferito, invece di rampognare il proprio piccolo per aver dato fastidio al gattino dimostrando di ignorare il concetto del rispetto, insieme a tutte le altre, hanno chiesto e ottenuto dal Comune che il pericolo fosse eliminato.
Ovvero, che Byron fosse catturato e allontanato da quella che era la sua casa, ossia il giardino dell'asilo nido. Così è stata coinvolta un'associazione animalista di zona che è dovuta intervenire per recuperare Byron. La cattura è avvenuta non con archi e frecce ma solo con qualche coccola che il micetto ha mostrato di gradire molto.
Byron si è fatto accarezzare dimostrando di essere ben lontano dall'animale <aggressivo e pericoloso> per il quale il Comune era stato chiamato a intervenire. Addirittura si era parlato di un <rischio per l'incolumità dei bambini>.
Dopo il prelievo, tappa dal veterinario della Asl per la sterilizzazione. Poi Byron è finito in degenza in ungabbione all'interno del canile, visto che non si è trovato altro posto. Presto sarà trasferito in una colonia felina dove il povero Byron dovrà ambientarsi per forza, visto che non gli sono state concesse alternative. A meno che qualcuno non se innamori e decida di portarselo a casa.
Ridicole le mamme, ridicolo il comune, ridicola l'intera vicenda che sa tanto di prepotenza e ignoranza. E non fa bene all'immagine di Francavilla e, sicuramente, anche a quei bambini che crescono con l'idea di un gattino come un nemico. Questo hanno insegnato quelle mamme che condannano i figlioletti all'ignoranza e alla violenza. Ma ognuno decide il proprio destino.
Chi non ha deciso nulla ma soltanto subito è Byron per il quale si spera con tutto il cuore che arrivi una casa amorevole e accogliente. Lui è dolcissimo e affettuoso, ha circa un anno, è sverminato, spulciato, sterilizzato, sano. Info: Daniela 339 1504165 – 327 9754121
Per contatti con la nostra redazione: animali@quotidiano.net
 

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