mercoledì 28 agosto 2013

sempre le stesse scene

Minya: scuole, chiese e orfanotrofi bruciati per cancellare ogni traccia dei cristiani Nei raid dopo la destituzione di Morsi, gli islamisti si sono accaniti persino su oggetti innocui come i giocattoli dei bambini. Le strutture ospitavano anche figli di musulmani provenienti dalle aree rurali. Minya (AsiaNews) - Con almeno 20 assalti contro chiese, scuole e orfanotrofi cristiani, il governatorato di Minya è l'area dell'Egitto dove gli islamisti hanno colpito con più violenza e brutalità. "Gli islamisti - afferma un residente - hanno bruciato e distrutto tutto. Il loro fine era quello di cancellare ogni traccia dei cristiani, anche gli orfanotrofi sono stati distrutti e saccheggiati". Gli abitanti raccontano che dopo aver assaltato la chiesa Prince Tadros el-Shatbi, gli estremisti islamici armati si sono diretti verso i due istituti per piccoli disagiati situati vicino alla parrocchia. Essi hanno prima rubato tutte le offerte, i vestiti, i giochi dei bambini, per poi dare alle fiamme l'intero edificio. Il rogo è durato oltre 5 ore. "Fortunatamente - continua la fonte - i bambini sono stati portati in salvo prima dell'arrivo degli islamisti". Come altri luoghi appartenenti ai cristiani, i due istituti che ospitavano centinaia di orfani sono ormai ridotti a un cumulo di macerie. I criminali non si sono limitati a distruggere i due istituti, ma hanno anche demolito la piccola galleria dove i bambini esponevano i loro lavori manuali per ricevere piccole donazioni e le abitazioni di alcune famiglie a servizio dell'orfanotrofio. Shurkri Huzayn, 40 anni, è il guardiano dell'orfanotrofio. Anch'egli orfano cresciuto nell'istituto, ha assistito all'assalto compiuto dai salafiti e afferma: "Che razza di persone sono queste? Nemmeno dei bruti assalterebbero un orfanotrofio". L'uomo racconta che gli islamisti si sono accaniti su ogni oggetto che simboleggiava il cristianesimo e la modernità, compresi i computer. Usciti dall'edificio i terroristi hanno bruciato i negozi vicini e le scuole, come quella copta di St. Joseph School gestita dalle suore, una farmacia e un ristorante. I muri sui lati della strada sono stati imbrattate da insulti e scritte contro i cristiani. Alcuni giorni dopo lo scempio, Shukri Huzayn ha scritto sull'unica parete ancora pulita un messaggio agli islamisti: "Nonostante quello che avete fatto, chiediamo a Dio di perdonarvi. Dio esiste". Secondo un'insegnante della scuola St. Joseph, le conseguenze di questo attacco avranno grandi ripercussioni sulla vita quotidiana della popolazione cristiana. "Gli insegnanti - afferma la donna - non sanno quando potrà cominciare l'anno scolastico, l'istituto serviva cristiani e musulmani e dava un'istruzione a centinaia di bambini provenienti dalle campagne, molti dei quali ospitati proprio nei due orfanotrofi".

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