venerdì 27 settembre 2013

269 life

In costume color carne, macchiati di sangue, impacchettati nel cellophane e sdraiati su confezioni di polistirolo. Con tanto di prezzo e codice a barre. Accanto alle 'confezioni" umane', altri volontari vestiti da macellai e armati di coltelli (finti). Ha fatto tappa anche a Milano, in piazza San Carlo, l'evento internazionale promosso da 269Life, il movimento nato qualche mese a Tel Aviv che si propone di promuovere una vita vegana e cruelty free attraverso la rappresentazione cruda di quanto avviene negli allevamenti di carne bovina. 269Life deve il suo nome a un'azione eclatante dei primi attivisti: in tre si fecero tatuare a fuoco vivo in pubblico il marchio 269, lo stesso di un vitello di un'industria di latticini israeliana nella quale i vegani avevano fatto irruzione per filmare le condizioni di vita nell'allevamento (Andrea Tundo) Repubblica Milano è anche su Facebook e su Twitter

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