domenica 29 settembre 2013

BOICOTTARE TUTTI I PRODOTTI SPORCHI DI SANGUE

Agenpress - Ieri a Roma è stata organizzata dal (Pae) Partito Animalista Europeo una fiaccolata contro la sperimentazione animale. La partecipazione dei Movimenti animalisti e non solo, è stata straordinaria. Prima della fiaccolata è stato trasmesso un video con alcuni interventi di illustri ricercatori correlati da interventi di esponenti politici. Alcune persone vedendo il video lamentavano che mancassero immagini di animali sottoposti alla vivisezione. A mio avviso gli organizzatori hanno fatta la scelta giusta. Sarebbe stato strumentale vedere immagini di cani, gatti o topi sottoposti alle peggiori “esecuzioni”. Sarebbe stato speculare che per aumentare l’interesse dei partecipanti, venissero proiettate immagini di animali “squartati” come una cagna gravida per osservare l'istinto materno sotto il dolore intenso. Oppure vedere animali tracheotomizzati costretti a fumare sigarette per mesi e anni. Infine sarebbe stato servile far sentire i loro lamenti, il loro pianto ed il loro grido di dolore. Sarebbe stato fin troppo facile….. Mentre le coscienze degli uomini devono essere sensibilizzate in un altro modo, ovvero prendere visione con uno spirito libero senza facili condizionamenti. In questo modo si combattono meglio “gli avversari” coloro che sono perennemente convinti che non esistano e che non potranno esistere metodi alternativi alla sperimentazione animale. “Avversari” come le lobby farmaceutiche che si oppongono ad ogni cambiamento che potrebbe compromettere affari oggi assai lucrosi. “Avversari” come quegli scienziati, i quali sostengono che anche le crudeltà inflitte agli animali hanno uno scopo lodevole misurabile nei progressi della scienza medica. “Avversari” come Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri ed insieme a lui quelle di migliaia di studiosi dell’Airc, di Telethon, dell’Accademia dei Lincei, o del Gruppo 2003. Agli “avversari” si è aggiunta anche la Senatrice a vita Elena Cattaneo – la quale ha dichiarato - “chiunque affermi che oggi esistano metodi alternativi in grado di sostituire completamente la sperimentazione animale nella ricerca biomedica dice il falso. E questo è particolarmente grave se a farlo sono persone delle istituzioni”. (ndr. leggasi l’On. Brambilla, l’On. Taverna, l’on. Amati). Corre l’obbligo porre una domanda al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il suo entourage lo ha messo al corrente di aver nominato senatore a vita una “vivisettrice”?. E qual è la sua posizione rispetto alla sperimentazione sugli animali. Agli “avversari” io rispondo che dopo quasi 80 anni di “torture sugli animali” (In Italia sono utilizzati 900mila animali ogni anno) le conclusioni scientifiche sono : “ che tutti i farmaci sperimentati che hanno successo sugli animali per il 96% deve essere scartato nei successivi test clinici sull’uomo perché tossico o inefficace o entrambe le cose”. “che le nuove medicine danneggiano la gente anche se hanno passato i test di sicurezza effettuati su animali e umani” “che l’uso degli animali nello studio delle malattie umane ha ingannato la scienza e ritardato il progresso medico” “che la malattia nell’animale non è la stessa, come quella che affligge realmente l’essere umano e anche la causa non è mai la stessa, quindi la cura per gli animali non è probabilmente valida per gli esseri umani” “che abbiamo curato topi malati di cancro per decenni e semplicemente non ha funzionato per gli esseri umani” “che ogni fatto che sappiamo in merito all’HIV e AIDS lo si è imparato dallo studio sugli umani malati” La verità è che l’uso degli animali come sostituti degli esseri umani ferisce non solo gli animali ma anche gli esseri umani. “I sistemi di modelli animali non solo uccidono gli animali ma uccidono anche gli esseri umani” Dr. Irwin Bross ex-Direttore dello Sloan-Kettering, il più grande centro di ricerca sul cancro del mondo. Purtroppo l’utilizzo degli animali è diventata una consuetudine difficile da scalzare nella prassi dei laboratori (alcune volte diventa puro esercizio di novelli ricercatori). Uno dei tanti motivi, difficile da ammettere alla propria coscienza, è che la sperimentazione animale è un’ affare con “quotazioni stellari” nelle maggiori Borse mondiali. L’industria farmaceutica che immette sul mercato azionario nuove medicine ne trae grossi profitti di cui ne beneficiano i vari Governi, che a loro volta proteggono, con direttive o leggi la sperimentazione animale. Aurelio Coppeto

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