venerdì 27 settembre 2013

Sei persone finite in ospedale,

Sei persone finite in ospedale, una con la scatola cranica fratturata, a causa delle aggressioni in stile “arancia meccanica” messe in atto da una banda di un campo nomadi sinti. Gli aggressori sono stati identificati direttamente dalle loro vittime, tramite foto segnaletiche mostrate loro dalla Polizia. Tutto questo è avvenuto nella civilissima Verona. Gli appartenenti alla banda si sono resi responsabili di brutali pestaggi e violente aggressioni. Le aggressioni, avvenute di sera tra febbraio e marzo, hanno riguardato sia italiani che stranieri e in un primo momento non erano state messe in relazione fra di loro. Solo in un secondo momento la polizia, dopo aver scavato a lungo nella vita privata delle vittime senza raggiungere risultati, ha collegato le brutali e immotivate aggressioni. I pestaggi, di una violenza inaudita, sembra che fossero casuali, ovvero non c’erano vittime prescelte, ma persone che sfortunatamente si sono trovate sulla strada della banda: così per l’atleta, uscito dalla palestra, e picchiato selvaggiamente mentre si accingeva a lasciare con la sua macchina il parcheggio. L’uomo è riuscito, pur malconcio, a scappare e a saltare un cancello sottraendosi così alla furia di quattro forsennati. Sorte peggiore è capitata a tre giovani che si trovavano fuori da un bar uno di loro è stato assalito mentre stava andando alla sua macchina e gli altri due, che hanno tentato di soccorrerlo, hanno ricevuto una scarica di bastonate, pugni, calci dagli aggressori che si sono serviti, senza risparmiarsi, di una mazza da golf, spezzatasi poi in due per la violenza con cui è stata usata. I tre giovani sono finiti in ospedale con una prognosi di 40 giorni, mentre al terzo, più sfortunato, sono state messe delle placche per l’affondamento della scatola cranica facciale sinistra. Un’altra vittima è stata aggredita mentre si trovava sulla sua vettura, ferma ad un semaforo rosso. L’uomo è stato affiancato da un altro veicolo da dove sono usciti in 4 che prima hanno battuto con le mani e i piedi la carrozzeria e i vetri del mezzo, tentando di aprire la portiera. Non riuscendovi hanno sfondato il lunotto lanciando una chiave inglese che ha colpito la vittima che è stata, a quel punto, tirata fuori dalla macchina e picchiata. Ad assistere alla scena un immigrato che ha tentato di fermare il pestaggio, ma sul posto è arrivata un’altra auto con 4 persone che si sono uniti agli altri che hanno agito violentemente lasciando poi esanimi sull’asfalto, prima di fuggire, i due malcapitati.

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