lunedì 25 novembre 2013

GLI UNICI ANIMALI VIOLENTI E CRUDELI CAMMINANO SU DUE ZAMPE SONO COSI IDIOTI DA CREDERSI UNICI E INTELLIGENTI

La storia d’amicizia di un toro e del suo salvatore [videos]

L’ho comprato nell’allevamento di bestiame di Domecq, ed era destinato a combattere a Barcellona. Quando ho chiesto se era difficile educare un toro mi han risposto: ‘… Se se ne prende buona cura, sarà ancora più fedele di un cane’. Questo dimostra che conoscono bene il tipo di animale che hanno e che inviano alle corride.
Con queste parole Christophe Thomas, un camionista bretone di 36 anni, racconta di Fadjen, un toro spagnolo di razza Bravo che era destinato ad essere venduto alla corrida.
Il regista Paul Knudsen ha voluto catturare alcune immagini dell’amicizia che è nata tra i due e la loro vita comune.
Il suo sito è visitato da decine di migliaia di persone, più di 80mila tra i quali troviamo animalisti e non.


In questo video  Christophe racconta in dettaglio cosa lo ha spinto ad adottare Fadjen


Di seguito riportiamo l’intervista a Christophe Thomas fatta da Paolo Barbonper All4Animal, durante un incontro a Beziers e a Barcellona.

D: Ciao Christophe.
R: Buongiorno a voi.
D: Perché hai deciso di adottare un toro da corrida spagnolo?
R: Ho avuto l’idea di salvare un toro da corrida nella mia infanzia. Andavo spesso assieme a mio papà in un bar in un villaggio vicino al nostro. All’interno do questo bar era esposto un’arazzo molto grande (150cmX100cm) che rappresentava la scena di una corrida.
La scena era molto soft. Il toro non era ferito anche se aveva piantate nella schiena le banderillas. Ma io non credevo che per avere le banderillas sulla schiena il toro dovesse essere ferito. Fino all’età di 7/8 anni, mi piaceva questa rappresentazione, vedere quel quadro mi piaceva. Un giorno, qualcuno mi spiegò cosa volesse realmente dire quella scena, e io in quel momento mi domandai il motivo per il quale quelle persone facessero quello a quel toro.
In quel momento feci una promessa a me stesso: “io un giorno salverò quel toro!” 30 anni dopo ho mantenuto quella promessa e ora Fadjen è con me a casa mia. Grazie a Fadjen ho voluto dare un po’ di speranza alle persone che si battono contro la corrida.
D: È vero che i tori, ed in particolare quelli impiegati nelle corride sono aggressivi e pericolosi?
R: I tori allevati per la corrida, hanno molta paura del contatto con l’uomo. Sono allevati in grandi spazi aperti. Quando si ritrovano ad essere costretti in una arena, diventano aggressivi per paura e finiscono col difendersi per potere sopravvivere.
D: Fadjen è divenuto un simbolo per tutto il movimento anti corrida ma in generale per le persone che amano gli animali e li rispettano. Come ti senti in questo ruolo? Quali responsabilità senti su di te?
R: Sì, contro ogni previsione, Fadjen è divenuto un simbolo Anti-Corrida internazionale. Fadjen facilmente mi rimette al mio posto, non rischio di farmi illusioni di grandezza con lui (ironico)
A tutte le persone che mi inviano messaggi di felicitazioni e che mi sostengono, io dico: “non ho fatto altro che allevare un toro. È la gente che ne parla a fare di Fadjen quello che è”. Al tempo stesso ci sono molte persone che divulgano e usano a modo loro i video e le foto di Fadjen, per esempio per mostrarli nelle scuole ai bambini.  Quando leggo che alcune persone hanno amici che solo vedendo i video di Fadjen hanno cambiato il loro punto di vista sulla corrida, devo ammettere che ne sono abbastanza fiero.
D: Lo scorso anno hai effettuato con Fadjen il periplo della Bretagna. Immagino sia stato un successo. Come ha reagito la gente che hai incontrato?
R: Sì, è stato grandioso. Trascorrere 3 settimane 24 ore su 24  con Fadjen ha cementato il nostro legame. Abbiamo incontrato moltissima gente durante le nostre visite e conferenze. Siamo anche stati nelle scuole con Fadjen e i bambini attorno. Fare entrare un toro da corrida nelle scuole è stato molto importante per me, sapevo che i Pro-Corrida non potranno mai entrare in una scuola, e il fatto che Fadjen abbia potuto farlo, è stato un messaggio molto importante. Ci sono stati dei momenti magici come camminare per una spiaggia di 4 km con Fadjen in libertà, camminare in città con Fadjen al guinzaglio come se fosse un cavallo. Le persone erano in ammirazione e sopresi di vedere Fadjen. Fino a quel momento avevano tutta un’altra idea dei tori spagnoli.
D: Perché secondo te la gente va a vedere la corrida?
R: La corrida è basata sul fatto che un’uomo, sovente debole di 65 kg di peso, affronta un animale selvaggio, in alcuni casi di più di 600 kg di peso.  La gente è spinta a vedere un atto eroico, ma in realtà non è altro che una farsa.
D: Perché secondo te nel 2012 esiste ancora la corrida?
R: Perché è la sola cosa ignobile che la legge ancora non punisce. L’uomo ricorre a questo per esprimere i suoi istinti più bassi. Le leggi devono stabilire dei limiti all’uomo, altrimenti l’uomo violenta, assassina.
D: É vero quello che si dice dei toreri, e cioè che sono coraggiosi e valorosi?
R: Entrare in una arena con un toro non è certo casa da tutti. Ma i toreri conoscono soprattutto molto bene i tori e sanno usare le loro debolezze. I toreri più famosi sono spesso quelli che prendono il minor numero possibile di rischi. Questo lo dicono proprio i Pro-Corrida.
D: Cosa hai in programma per il futuro per proseguire la tua battaglia?
R: Ho molti progetti in mente, ed ho il cervello in continuo subbuglio. Vorrei fare un reportage dove le persone saranno nell’arena al posto del toro, affinché tutti possano rendersi conto di cosa vede e prova un toro durante una corrida. E naturalmente continuare ad informare la gente.
D: Cosa vuoi dire agli attivisti italiani ma anche alla gente comune che ci sta seguendo?
R: Se pensate che riguardo alla corrida non potete fare nulla, io penso invece che Fadjen sia la soluzione. Se la gente si convincerà del fatto che i tori non sono aggressivi così come tutti gli hanno voluto fare credere, e se si convincerà che un toro può avere sentimenti, allora forse potranno cambiare idea sulla corrida. Se avete un momento di debolezza, abbandono, fragilità, guardate i video di Fadjen, vi faranno stare bene.
D: Grazie Christophe e auguri per la tua importante battaglia contro la cattiveria e l’ignoranza
R: Grazie  a voi.
Grazie a questa intervista e ai video mostrati speriamo di mettere alla gogna ancora una volta questa “pratica” violenta e idiota di massacrare i tori per puro e semplice divertimento.

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