sabato 21 dicembre 2013

A.S.

Sandrino Mya ha condiviso la foto di Davide Vannoni.
Tramite: A.S.

(...) È doversoso fornire le risposte a queste falsità immediatamente riportate dal quotidiano LA STAMPA che sta compiendo attraverso i suoi giornalisti Grazia Longo e Paolo Russo un vero e proprio attacco indiscriminato senza mai sentire la controparte. È parte del peggior giornalismo di cronaca che emette sentenze senza sapere ciò di cui sta parlando e raccoglie frammenti dalla procura e ne diventa cassa di risonanza, facendo processi mass mediatici. Raccoglie stralci di interrogatori e li spaccia per interviste fatte direttamente agli interessati (il problema è che coloro che conducono le indagini dovrebbero, per legge, essere tenuti al segreto istruttorio). Insomma abbiamo sotto gli occhi non solo la macchina del fango, ma una macchina del fango falsa e pretestuosa (riportiamo in calce la prova che la sig. De Matteis, la signora su cui qualche giorno ha fatto un articolo la giornalista Grazia Longo del quotidiano La stampa, non è mai stata intervistata). (...)

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Chi ha ucciso Umberto? Ieri una comunicazione vergognosa da parte del dott. Luca Pani, ha terminato una trasmissione televisiva (La vita in diretta) in cui ogni affermazione è risultata una menzogna e, ovviamente, non vi è stato il tempo di rispondere. Il dott. Pani Direttore Generale dell'AIFA ha fatto 3 affermazioni vergognose e false, sia per i contenuti, sia per le illazioni utilizzate: 1. Stamina ha depositato brevetti dopo la visita ispettiva 2. È morto un paziente in cura a Brescia, quindi ci sono effetti collaterali 3. Non ci sono risultati sui pazienti in cura A questo si aggiunge la difesa del comitato scientifico nomitato dal Ministro Lorenzin. È doversoso fornire le risposte a queste falsità immediatamente riportate dal quotidiano LA STAMPA che sta compiendo attraverso i suoi giornalisti Grazia Longo e Paolo Russo un vero e proprio attacco indiscriminato senza mai sentire la controparte. È parte del peggior giornalismo di cronaca che emette sentenze senza sapere ciò di cui sta parlando e raccoglie frammenti dalla procura e ne diventa cassa di risonanza, facendo processi mass mediatici. Raccoglie stralci di interrogatori e li spaccia per interviste fatte direttamente agli interessati (il problema è che coloro che conducono le indagini dovrebbero, per legge, essere tenuti al segreto istruttorio). Insomma abbiamo sotto gli occhi non solo la macchina del fango, ma una macchina del fango falsa e pretestuosa (riportiamo in calce la prova che la sig. De Matteis, la signora su cui qualche giorno ha fatto un articolo la giornalista Grazia Longo del quotidiano La stampa, non è mai stata intervistata). Inizio a dare le risposte al dott. Pani che rappresentando una istituzione potente del nostro,paese dovrebbe fare molta attenzione a far affermazioni false e distorte. 1. Le domande di brevetto negli Stati Uniti, Canada ed Europa sono state depositate a dicembre del 2010. Le domande europea e canadese sono state ritirate, mentre quella Americana è stata lasciata decadere (nessuno la ha bocciata, come dicono i detrattori in malafede) ed a giugno 2012 è diventata pubblicahttp://www.faqs.org/patents/assignee/davide-vannoni/ Quindi questa è la prima menzogna del dott. Luca Pani che evidentemente ha qualche problema nell'orientamento e nella collocazione temporale degli eventi. Nessun nuovo brevetto è mai stato despositato sulla metodica Stamina. 2. Il sig. Umberto Mattavelli, entrato in cura a Brescia ed arrivato in condizioni terminali (nei primi mesi del 2012) è mancato 15 giorni dopo la prima infusione a causa di una POLMONITE. Nulla a che fare con le cellule staminali (che inizano a dare risultati dopo circa 1 mese dall'infusione). Il sig Umberto era già stato in cura nel 2008 a causa di una grave forma di Atrofia Multisitemica. Questa la testimonianza di sua moglie pubblicata nel 2010 nel sito comitato-staminali.it. http://www.comitato-staminali.it/2010/06/proseguire-la-terapia-con-le-staminali.html Purtroppo la terapia fu interrotta dal blocco fatto a Trieste dai nas di Torino inviati dal dott. Guariniello e la malattia dopo un po di mesi ha ripreso a progredire (vi ricordo che è una delle malattie neurodegenerative piú aggressive). Abbiamo seguito l'agonia di Umberto passo dopo passo, sentendoci con sua moglie e con lui direttamente per tutto il tempo che è intercorso tra la sospensione forzata della terapia e la ripresa di quell'unica iniezione che ha potuto fare a Brescia, ma che è arrivata troppo tardi. Chi ha ucciso, quindi, Umberto? Lascio a voi la risposta e al dott. Luca Pani e ai giornalisti che ne riprendono in modo acritico le affermazioni dico che è vergognoso strumentalizzare la morte di una persona cercando di usarla per gettare discredito su Stamina. Nessuno, dall'ultimo degli inquirenti (che peraltro già mesi fa hanno raccolto i certificati di morte di Umberto e le relative cause), ai giornalisti complici, al direttore generle del più potente ente italiano, possono permettersi di usare la morte delle persone per far passare concetti falsi e screditanti, sapendo di mentire. VERGONATEVI 3 i risultati ci sono eccome caro Pani e sono pure documentati. L'aver iniziato a leggere le cartelle cliniche dei pazienti in cura a Brescia che per ammissione dello stesso ospedale si sono basate (essendo cure compassionevoli) solo sulla certificazione della mancanza di effetti collaterali, è ancora più vile di quanto affermato in precedenza. Se gli italiani vi hanno chiesto di andare a trovare i pazienti in cura non era perchè ci fidassimo delle vostre valutazioni mediche, ma solo perchè poteste raccogliere le valutazioni cliniche fatte da altri ospedali italiani e dai medici curanti che hanno certificato i miglioramenti. Noi ne abbiamo raccolte molte e volevamo pubblicarle in un articolo fatto insieme a Camillo Ricordi. Se sarà necessario le pubblicheremo prima tanto per mostrare agli italiani la vostra superficilità e la vostra malafede. In ultimo caro dott. Pani fa bene a cercare di difendere il comitato scientifico di cui faceva parte e sbugiardato dal TAR del Lazio, tanto da richiederne un commissariamento internazionale, ma questa sua difesa fa il paio con le menzogne che ha detto in trasmissione. In un paese civile lei avrebbe già dato le dimissioni. Invece è ancora li protetto da un sistema che le permette di mentire e manipolare i fatti, utilizzando l'autorevolezza di una posizione istituzionale. Un'ultima risposta dovuta a chi dice che non si sa che cosa ci sia nei preparati di stamina (mettendo persino in dubbio che ci siano cellule staminali, cosa ridicola) e che la stessa stamina non conosce il contenuto di ciò che produce. Ricordo che chiedere di fare una analisi dei 'marker di trascrizione molecolare' fa parte di un approfondimento e non di una valutazione su quali tipi di cellule siano (già peraltro fatta per ogni paziente in cura a Brescia dagli ospedali stessi attraverso l'analisi citofluorimetrica). Con questo dico alla giornalista dell'espresso Letizia Gabaglio di informarsi o magari chiedere ad un consulente esperto di biologia, prima di raccogliere stralci di email e trarre conclusioni su argomenti che non conosce. Consiglio, data la complessità del tema di andarsi a leggere la risposta degli Spedali Civili e riportata sul blog di una giornalista che ci tiene alla professionalità del suo mestiere.https://docs.google.com/file/d/0B_Dpd39_0Of5X0dKejYydTZKQUU/preview?pli=1 Lo scopo di questo attacco è di giustificare la chiusura delle cure compassionevoli a Brescia, lasciando i pazienti in cura e quelli in lista di attesa con un biglietto di sola andata verso la morte, come è avvenuto per il povero Umberto Mattavelli. Quello che sta avvenendo in Italia è un abuso sulla vita di persone affette da malattie che nessun altro, oltre Stamina, in questo momento, è in grado di affrontare (ne è un esempio la sperimentazione del prof. Vescovi, osannato dal ministro Lorenzin, in cui su 6 pazienti affetti da Sla trattati, ne sono, purtroppo, già morti 3). Ribadisco, nessuno dei pazienti in cura a Brescia ha pagato o pagherà nulla per le cure. Tutto ciò è stato reso possibile grazie alla nascita della fondazione Stamina ed all'impegno disinteressato di Biologi e Medici che stanno vivendo questo vergognoso attacco a Stamina con dolore e preoccupazione, non tanto per loro, quanto per i pazienti che stanno contribuendo ad aiutare, fornendo qualcosa che va molto al di là di una speranza.

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