cani cinaGEAPRESS – Bloccato, verso la strada per Dali, in Cina, un carico di cani e gatti destinati alla macellazione. Ne da comunicazione l’associazione Animal Equality che ha riferito come l’intervento, avvenuto grazie alla presenza di volontari cinesi, è stato portato a compimento lo scorso 4 dicembre.
Gli attivisti di Guanzou, con i quali Animal Equality collabora nella sua campagna per porre fine al commercio della carne di cane e gatto, hanno fermato il camion riuscendo a salvare i poveri animali.
Come già si è avuto modo di apprendere nel corso del documento VIDEO diffuso da Animal Equality su questi macelli e ripreso dal TG1, gli attivisti rischiano la vita pur di denunciare quanto avviene in un mercato che gode in Cina di un supporto legale. Pur di non consegnare gli animali ai loro carnefici, gli animalisti hanno trascorso la notte stesi sul pavimento. Prima, riferisce Animal Equality alcuni volontari avevano fatto testamento.
La stessa associazione stima un numero medio giornaliero di cani macellati, pari a 30.000. In alcune zone della Cina il cane è infatti un piatto tradizionale al quale vengono collegate forme propiziatorie e finanche medicamentose. La realtà, come evidenziato nei documenti video di Animal Equality, è quello di centinaia di migliaia di cani prelevati in strada se non addirittura rubati. In Cina, però, macellare cani non è vietato e di fatto non vi è una legge che protegge  gli animali. Scene orrende, di gabbie stipate di cani o gatti, gettate in terra da diversi metri di altezza. Animali che si spezzano le ossa e gatte (anch’esse filmate) che partoriscono nelle gabbie, schiacciate dai loro simili.
Solo in questo mercato Animal Equality stima un milione di cani e gatti annualmente macellati.

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