martedì 10 giugno 2014

FERMARE QUESTA PAZZIA DI UN EUROPA NAZISTA

In Grecia una tassa "speciale" per vivere nelle proprie case

In Grecia una tassa

 

Il commissariamento della Troika prevede anche la fantasiosa creazione di un "reddito fittizio"


 
La nuova legislazione fiscale della Grecia è chiara ed è entrata in vigore dal primo gennaio 2014: nel reddito dalle proprietà viene considerato anche "il reddito imputabile" dall'uso della propria proprietà, che magari i genitori hanno donato ai figli per vivere senza affitto.
 
Secondo il quotidiano greco “Eleftheros Typos”, come riporta KTGla tassa su redditi "fittizi" sarà calcolata in base al valore della proprietà con un moltiplicatore del 3%. I contribuenti che vivono nelle loro proprietà avranno un carico fiscale addizionale dell'11-13%, solamente per utilizzare le proprie case.
 
In altre parole, nella Grecia sotto commissariamento della Troika i proprietari immobiliari che vivono nelle loro case saranno chiamati a pagare una tassa "per vivere nella loro abitazione", con l'eccezione dei redditi fittizi di case superiori ai 200 metri quadrati, concessi a figli o genitori per viverci.
 
La tassa sarà del 10% del reddito fittizio di proprietà superiore ai 12 mila euro e il 33% per ogni valore superiore. Ad esempio per una propietà di 200,000 euro, il reddito fittizio è di 6 mila euro ed il proprietario deve pagare 600 euro per viverci. Questa nuova tassa si aggiunge a quelle già esistenti, regolari e di emergenza, imposte sulle abitazioni e saranno unificate in una unica.
 
E quindi vivere in una propria abitazione viene considerato come una "presunzione di reddito". E l'ufficio delle imposte calcolerà 40 euro a metro quadro come cifra di riferimento per mantenere la proprietà. E così se un contribuente è disoccupato ma proprietario di un'abitazione di XY metri quadrati, l'ufficio delle imposte creerà un reddito fittiziosu misura: 3,000 euro l'anno per i bisogni di sopravvivenza e 3000 euro per il mantenimento della casa. A cui pagare le rispettive tasse. La proprietà immobiliare è per la Troika la princiaple fonte di rendia. Anche se non produce alcun reddito, come nel caso in cui a viverci sono i proprietari.  

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