giovedì 9 ottobre 2014

GIUSTISSIMO FARE QUESTA SCHEDATURA

La minaccia di Forza Nuova: "Schederemo chi ospita i migranti"

"La Segreteria di Forza Nuova ritiene inaccettabile la decisione, di vari albergatori della nostra Regione, di "ospitare" gli immigrati smistati dalle Prefetture nei loro Hotel. L'uso che questi albergatori senza scrupoli fanno dell'immigrazione (per loro vero e proprio business) è deplorevole e avvilente. Renderemo pubblici nomi e cognomi di chi ospita gli immigrati mettendo a repentaglio la sicurezza". IL TESTO-MINACCIA DI FORZA NUOVA

Giovedì, 2 ottobre 2014 - 14:42:00

Migrranti, il comunicato "minaccia" di Forza Nuova
La Segreteria di Forza Nuova ritiene inaccettabile la decisione, di vari albergatori della nostra Regione, di "ospitare" gli immigrati smistati dalle Prefetture nei loro Hotel. L'uso che questi albergatori senza scrupoli fanno dell'immigrazione (per loro vero e proprio business) è deplorevole ed avvilente. A fronte di queste scelte, gli albergatori di tutta la Regione PIEMONTE riceveranno 30€ per ogni immigrato ospitato, fondi versati dai contribuenti; per un numero modesto di 30 immigrati ospitati, gli Hotel riceveranno 27.000€ mensili (esentasse).
In seguito alle decisioni, scellerate, egoistiche ed autoreferenziali di albergatori e Prefettura, la salute e la sicurezza della popolazione saranno messe a repentaglio: si diffondono ormai a macchia d'olio i casi di scabbia, malaria e candida tra le fila degli immigrati, mentre è proprio di questi giorni la notizia che vede l'Italia in cima ai paesi obbiettivo di attacchi terroristici. Forza Nuova si ritiene oggi più che mai in dovere di difendere la popolazione Piemontese e Italiana; oggi come non mai non possiamo che denunciare il vero e proprio "business dell'accoglienza". Renderemo pubblici, in queste ore e nero su bianco, i nomi ed i cognomi dei direttori degli Hotel che metteranno a repentaglio la sicurezza della nostra gente. Fermare l'immigrazione, e battersi per un rimpatrio totale di tutti gli immigrati sul territorio, non è più un diritto ma un dover

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