domenica 3 maggio 2015

La #disoccupazione la vuole l'Europa

Il Governo mente agli italiani sapendo di mentire. Lo conferma un deputato del Pd!
Alfredo D’Attorre, deputato del Partito Democratico, nella puntata di Omnibus del 1 maggio ha fatto qualcosa di rivoluzionario: dire la verità. Non una verità qualsiasi, ma tutta la verità sulle politiche economiche fallimentari del Governo del quale in teoria dovrebbe essere un sostenitore.
Ripercorrendo l’intervista è facile rintracciare tutte le critiche che il M5S ha esposto in Parlamento e nelle piazze contro questo Governo della finanza

- Al minuto 0:07 D’Attorre sostiene che il famoso “tesoretto” non solo è inesistente ma, ancor peggio, è “un bel tesoretto all’incontrario…non da distribuire ma da trovare”. D’Attorre afferma quello che il M5S ripete sin dall’inizio: il “tesoretto” è un’invenzione mediatica di un venditore di pentole che non sa come giustificare i suoi fallimenti economici.
- Al minuto 0:47 il deputato Pd arriva al cuore della sua e della nostra critica. Dietro la distrazione di massa del “tesoretto”, infatti, “torna il tema cruciale che il Governo purtroppo fin qui ha eluso: una radicale ridiscussione delle regole con l’Europa…”. Su questo il M5S è ancora più deciso: i mesi trascorsi al Parlamento Europeo e la vicenda greca dimostrano senza ombra di dubbio che questa Europa finanziaria non vuole essere riformata. Il M5S propone un referendum per uscire dall’euro e riprenderci la sovranità monetaria.
- Al minuto 2:29 D’Attorre parla del golpe finanziario della Bce e di Mario Monti e sostiene senza giri di parole che “al di là degli errori che erano stati fatti dal Governo Berlusconi, era l’architettura dell’euro che non reggeva”. Se ha retto fino ad oggi, in effetti, non è per le manovre lacrime e sangue applicate con spietato rigore da Monti in avanti, che hanno depresso l’economia, ma perché la Bce ha garantito il suo intervento a protezione del debito pubblico dei Paesi in crisi. È un bluff che non può durare ancora a lungo, ed è di nuovo la disperata situazione greca a dimostrarlo, mentre in Italia i poveri sono ormai 10 milioni.
- Al minuto 4:15 il parlamentare del Pd diventa ancora più chiaro e afferma che “dopo un anno di Governo…purtroppo i fondamentali dell’economia sono peggiorati, la disoccupazione è più alta, il Pil non riparte, lo stato delle finanze pubbliche non migliora…le riforme in itinere, da quella della Pubblica amministrazione alla scuola destano più preoccupazione per la confusione e i danni che possono provocare che aspettative reali”.
- Al minuto 5:31 D’Attore sostiene che “la politica economica del Governo che…si muove sostanzialmente in continuità con le scelte del Governo Monti e con le direttive dell’Europa, Bruxelles e Francoforte, è una linea di cedimento dell’Italia agli interessi di altri Paesi, è una linea subalterna, è una linea che va contro l’interesse nazionale e che è destinata a peggiorare ancora la situazione”.
- Al minuto 7:14 D’Attorre si chiede “perché noi dobbiamo fare il 2,6%, addirittura al di sotto del 3% [di deficit], quando altri Paesi sono oltre, sostanzialmente per rispettare il Fiscal Compact, cioè l’idea che noi in una situazione di economia che non riparte dobbiamo avviare già adesso la riduzione del debito, quando sanno tutti che il debito si può ridurre…a due condizioni: se risale il Pil reale, torna la crescita, e se risale l’inflazione. Queste storicamente sono le uniche due strade”. Non a caso il M5S ha messo in cima ai 7 punti per l’Europa l’abolizione del Fiscal Compact e il superamento dei vincoli europei, per tornare ad investire nell’economia reale: il debito si paga se le persone producono ricchezza, non se marciscono nella disoccupazione.
- Al minuto 7:53, la critica al Jobs Act. D’Attorre sostiene giustamente che “Il Jobs act produrrà più flessibilità/precarietà del lavoro e poi il vero obiettivo per cui è stato fatto, imposto da Draghi all'attuale Presidente del Consiglio nel famoso vertice di agosto: la famosa deflazione salariale”. Se l’Italia non può competere svalutando quando necessario la moneta e non può fare investimenti industriali a causa del Fiscal Compact, è necessario tagliare occupazione e stipendi, per abbassare i prezzi. Ma in questo modo si manda all’aria l’intera economia, facendo il gioco degli interessi esteri.
- Infine, al minuto 8:25, D’Attorre spiega come il Governo può tenere bassi i salari: “Per questa strategia, è naturale che la disoccupazione debba rimanere alta…Questi geni di Bruxelles hanno stabilito che ogni Paese ha un certo tasso di disoccupazione sotto il quale non può scendere” altrimenti aumentano i salari. Nel Def è tutto scritto: nel 2019 la disoccupazione sarà ancora ai livelli di oggi, se tutto va bene.
Il Governo può ingannare tutti per qualche tempo e alcuni per tutto il tempo, ma non può ingannare tutti per tutto il tempo.
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