Non c’era nessuno nell’aula della Camera dei deputati giovedì 31 marzo quando il governo ha risposto a una interrogazione diArturo Scotto (Sel) sulle torture e la responsabilità dell’Egitto nella morte di Giulio Regeni. Eppure erano passate poche ore dal drammatico grido di verità di Paola Regeni, la mamma di Giulio. Il Parlamento italiano è stato capace solo di questo:un’aula buia e vuota, nei banchi della maggioranza come in quelli delle opposizioni quando per la prima volta dopo la conferenza stampa dei genitori di Giulio il governo italiano ha dato una risposta alla farsa egiziana. Le parole che pure erano nette di Maria Elena Boschihanno risuonato fra banchi vergognosamente deserti. La presidente della Camera, Laura Boldrini, non ha ritenuto doveroso esserci, e ha delegato a rappresentarla la vicepresidente del Pd, Marina Sereni, che ha liquidato tutto come l’ennesima noiosa pratica burocratica. Ha tolto la parola a chi stava invitando il governo a passi formali, ed è passata ad altro. Un ultimo sfregio per Giulio e la sua famiglia, che fa ben capire come le parole della politica siano solo un profondo vuoto, senza più anima e senza corpo…
di Franco Bechis – Libero